Settima 3

Giorno 1

Sveglia alle 5 causa temporale, la pigrizia indotta dalle peroni mi aveva invitato a boicottare la tenda nonostante il meteo non dei migliori. monto di fretta la tenda con i primi goccioloni e poi offro ospitalità a Giulia e Leo che devono temporeggiare le 7 per prendere il bus per Isernia.

Sveglia con calma, oggi la tappa è breve 30 km e circa 300 mt di dislivello. arrivo schivando un paio di temporali ad isernia dove mi ricongiungo con Leo e Giulia, mentre mi aspettavano in un bar del centro hanno fatto amicizia con la famiglia Petrecca che possiede uno dei palazzi storici.

Ci offrono una visita del loro palazzo, Pazzesco!
Appena si entra si nota una vetrata con una carrozza in perfette condizioni, ci fanno visitare le cantine risalenti ad epoca romana. Il palazzo sopra è stato costruito da Carlo Vanvitelli nel 700 da Ferdinando II di Borbone in quanto sua figlia sposò une degli antenati della famiglia, e quella sarebbe stata la dimora del rè durante le visite alla città. Poi passiamo alla parte abitativa, un unico piano di 900 mq, sembra di essere tra un museo e il set della grande bellezza. E’ un tuffo in un altra epoca, forse solo la luce elettrica ed un televisore a schermo piatto ci ricordano di non essere nell’800.

Incontriamo il buon Yuri e Giulia con cui facciamo macchinata in direzione del concerto di Manu Chao a Capracotta, super concerto! non avevamo i biglietti e siamo entrati passando da un boschetto non pattugliato dalle guardie volontarie, che comunque in poco tempo son state sopraffatte dalla gente che camminava in direzione del palco(spero alla fine si siano godute pure loro il concerto).

Giorno 2(ferragosto)

Sveglia tranquilla a casa di Yuri, iniziato a pedalare verso le 5 in direzione Rocca Mandolfi per andare a trovar Cate, un paio d’ore di bici 30 km e +600 arrivato perfettamente in sincronia con la preparazione degli arrosticini.

Giorno 3

Ancora a Rocca Mandolfi qualche passeggiata nei dintorni e forse domani si riparte.

Super cena in un agriturismo della zona, Grazi signora Rosa!

Giorno 4

Tanto per cambiare mattinata all’insegna della lentezza, sistemo la bici con l’idea di partire subito dopo pranzo ma dei temporali rimandano di qualche ora la mia partenza. Parto verso le 4 e ovviamente dopo circa 2km vengo sorpreso da una rapida grandinata, passa in fretta e scappo in direzione Foggia con dei nuvoloni tuonanti che mi inseguono. mi fermo per la notte dopo circa 60 km e 500 mt di dislivello

Giorno 5

Partenza alle 7, mi attende l’ultima salita che affronterò (forse) in italia circa +700mt prima di lanciarmi nel tavoliere delle Puglie. Passegiando per San Marco mi metto a chiccherare con un ragazzo e vengo invitato a visitare il Castello che è in restauro, mi racconta un p0′ la storia del paese, e soprattuto mi parla della giostra storica che viene fatta ogni anno fin da epoca medioevale. Passo rapidamente attraverso Foggia, che bello vedere un enorme bandiera palestinese sulla facciata del comune, tra l’altro ho appena letto la notizia per cui alla fiere del levante è stata negata la partecipazione allo stand di Israele.

Da Foggia scendo per circa 20 km fino al terreno di Antonio (Grazie!!) dove passo la notte.

Prima di Foggia il buon komoot mi ha portato su “strade” alternative forse anche qua il karma mi punisce per l’essermi un po’ imborghesito, ma vabbè in realtà magari mi conosce e sa che mi piace fine a ravanre spingendo la bici in mezzo al nulla.

giorno 6

L’idea di partire presto è sfumata con una sveglia alle 8… ormai tocca aspettare le 4 per avere una temperatura umana. Faccio amicizia con un ragazzo Senegalese che fa la stagione agricola, mi racconta dei sui compagni che stramazzono per il caldo durante il lavoro, ormai la raccolta è meccanizzata ma dentro la “macchina” comunque è necessaria la presenza di persone per selezionare i pomodori e al calore della giornata si aggiunge quello della macchina.

Verso le 4 mi metto in bici e parto in direzione Barletta, statali diritte per decine di km senza la minima ombra, bordo strada inesistente o costellato di buche e spina, frotte di camion carichi di pomodori mi superano senza curarsi minimamente, anzi credo che la provincia di Foggia abbia messo in palio una medaglia per chi mi riesce a far meglio il pelo durante dei sorpassi, clacsonate a caso e due bei ragazzi Italianissimi a bordo della loro punto blu metallizzata (e con questo dovrei aver detto già tutto) mi si accondano silenziosamente per ulrarmi buuu!!! dutrante il sorpasso. Mi immagino lo scroscio di applausi mentre lo racconteranno al bar durante la loro triste serata a bere peroni e dimostrarsi a vicende chi ha il cazzo più grosso. Chissa come sarebbe il mondo se si elimerebbe il celodurismo (ahime ormai il termine inventato da Bossi è di uso comune)

Direi che questa è stata li prima giornata in cui mi son seriamante chiesto:”ma che cazzo sto a fa?!” arrivo al mare ed uno coppia che porta a spasso il cane quasi mi invita a cena, la puglia ricomincia a gudagnare punti. mi accampo in una spiaggia isolato dove passo la notte.

Giorno 7

Inizia la missione cercare una barca per attraversare l’Adriatico.

Porto di Barletta: Nulla, mi sa che sarà dura.
Uscendo dalla città incontro il signor Antonio, Il classico pensionato che guida con il cappello la sua macchina ben lavata ma con specchietti e tergicristalli rotti. Si assicura di spiegarmi bene la strada per avitare la statale che in quel punto è perticolarmente stretta e trafficata(fa riferimento alla mancanza del suo specchietto), mi lancia la sfida! il primo che arriva verso trani vince(lui dalla statale io dai campi).
Arriviamo assieme e decide comunque di offrirmi un caffè, a quell punto ho un ammiraglia, mi fa cenno di seguirlo lui con la sua Matiz rosso fuoco che non ha mai visto la terza marcia ed io dietro a pedalare in scia. Quando ci sono dettaggli degni di rilevanza mi fa accostare per farmi da Cicerone. Interessante come continuii a sottolineare le zone frequentate da scambisti o “finocchi” come preferisce definirli, ma vabbè… non mi sembra il caso di aprire una discussine sul tema. Arrivamo fino in centro a Trani dove mi offre un panino e ci salutiamo, Grazie Antonio!

Per il resto giornata tranquilla fino Molfetta dove vado a scambiare quanttro chicchere alla lega navale e mi fermo a dormire nei pressi di una torre per avvistare eventuali Saraceni.

1 commento

  1. Penso che le avventure del vagabondo Frank siano la mia nuova serie preferita, controllo sempre sperando che sia comparsa una nuova puntata!
    Incredibile comunque la quantità di cose che stai scroccando: questo blog andrebbe mandato con inoltro automatico a tutta la gente che si lagna dicendo che costa tutto troppo e non si può fare mai niente e gne gne varie altre.
    Da queste righe si sente che sei felice e sono molta contenta di sentirti così in forma (:
    Menzione speciale a noblogs che ospita questo sito. Conoscendoti potevi utilizzare solo i loro servizi. Per chi non li conosca: il collettivo che ha tirato in piedi questa infrastruttura è proprio una figata, andate a curiosare in giro cosa combinano (:
    Bacini

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